Pensa al futuro, tutelati con le coperture assicurative
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Pensa al futuro, tutelati con le coperture assicurative

Aggiornamento: 27 nov 2023


"Ed arriviamo al conteggio delle tutele assicurative, o polizze..." "Ah...devo fare anche le polizze?!? Ma scusa Stefano ti dico... le polizze non fanno per me, cosa vuoi che mi succeda?!?!"


Questa frase è un estratto di uno degli ultimi appuntamenti di consulenza della settimana scorsa. Per esperienza ho imparato che quando si entra nella tematica - coperture assicurative - bisogna sempre camminare in punta di piedi perchè si parla di premorienza, di stato di non salute, di infortunio o di perdita lavoro, tutte tematiche che non piace a nessuno ascoltare, ma che fanno parte del nostro quotidiano e che bisogna essere pronti ad affrontare, qualora ce ne fosse la necessità.


Nel momento in cui ho ascoltato dal cliente la frase "le polizze non fanno per me, cosa vuoi che mi succeda?!?!


ho cambiato completamente il registro della consulenza, portando esempi concreti e personali, per sensibilizzare il cliente sull'importanza di sottoscrivere le tutele assicurative, anche se tante sono facoltative e, che non è intelligente farlo per "accontentare le banche e far passare il mutuo". La ragione primaria e prioritaria è tutelarsi e tutelare i propri cari, perchè un finanziamento è come un viaggio in montagna: puoi partire convinto di trovare sole e caldo, ma se arriva una tormenta improvvisa è fondamentale farsi trovare pronti!


Vediamo insieme qualche prodotto assicurativo da vicino, che ti permetterà di scegliere quello più adatto alle tue esigenze.


L’Assicurazione CPI, o Assicurazione Creditor Protection Insurance, è un contratto assicurativo multirischio che tutela l’assicurato contro una serie di eventi che potrebbero verificarsi durante la durata di un finanziamento (mutuo, prestito personale, cessione del quinto, finanziamento aziendale) proteggendolo da situazioni negative possano pregiudicare la sua regolare capacità di rimborso. Alcuni esempi:

  • infortuni

  • malattie

  • perdita lavoro

  • indennizzi per eventuali ricoveri

L’obiettivo di chi stipula una Polizza CPI è molto chiaro: nel periodo in cui l’assicurato sarà interessato da uno degli eventi previsti in contratto, la Compagnia Assicurativa rimborserà le rate del debito alla banca, per un numero massimo di pagamenti definito nel contratto di assicurazione.

Ma c'è di più, molto di più: la Polizza CPI prevede delle clausole di garanzia anche per eventi definitivi, quali la morte o l’invalidità permanente. In questo caso la compagnia assicurativa estinguerà in tutto il debito rimasto. Assicurazione Perdita del Lavoro: cos’è?

L’Assicurazione Perdita del Lavoro è una delle coperture assicurative più richieste e più apprezzate da tutti coloro i quali stanno sottoscrivendo un finanziamento a lungo termine, e desiderano disporre di una maggiore garanzia sugli eventi avversi futuri. Attraverso la Polizza contro la disoccupazione l’assicurato potrà tutelare il proprio equilibrio finanziario familiare, considerato che in mancanza di una fonte di reddito – quale quella determinata dalla perdita involontaria del proprio posto di lavoro – la Compagnia Assicurativa procederà al pagamento delle rate del mutuo o del prestito contratto. Visto il periodo storico-economico attuale, possiamo affermare che l’Assicurazione contro la disoccupazione è una forma di protezione del finanziamento. Protegge l’assicurato contro il rischio di perdita del lavoro e della relativa fonte di reddito, concretizzandosi come una delle coperture aggiuntive più importanti per il nucleo familiare. In caso di sinistro (ovvero, nella fattispecie, di perdita del lavoro), la Compagnia Assicuratrice procederà a pagare le rate del finanziamento al posto dell’assicurato, con un numero massimo di rate consecutive per provvedimento di licenziamento pari di norma a 12, dando concretamente 1 anno di tempo all'assicurato, per cercare un altro lavoro.

È comunque possibile che la Polizza possa essere “riattivata” nel corso degli anni, per un numero massimo di volte pari solitamente a 3. Ovvero, una volta usufruita la garanzia per un primo licenziamento, niente vita all’assicurato di poterne usufruire una seconda volta se, a distanza di anni, viene licenziato anche dal nuovo datore di lavoro. Assicurazione Perdita del Lavoro per Mutuo: è obbligatoria?

La Polizza CPI, e al suo interno l’assicurazione contro il licenziamento, non può mai essere una condizione obbligatoria. Naturalmente, il fatto che l’assicurazione sulla perdita del lavoro, e più in generale l’assicurazione CPI, non sia obbligatoria, non sta certamente a significare che non possa essere utile e conveniente la usa scelta. In un mercato del lavoro sempre più precario, e con un futuro sempre più aleatorio, assicurarsi contro eventi di questo tipo aumenta la serenità della gestione dei propri impegni finanziari e, dunque, la capacità dell’assicurato e dei propri cari di poter fronteggiare anche situazioni particolarmente avverse. In alcuni casi, l’Assicurazione sulla Disoccupazione sarà scarsamente utile o non prevedibile in contratto: è l’ipotesi dei lavoratori autonomi (che non avendo un datore di lavoro non potranno sperimentare una risoluzione del contratto riconducibile alla forma tecnica del licenziamento) e dei lavoratori dipendenti pubblici e statali (per i quali le ipotesi di licenziamento sono talmente remote da non essere contemplate in polizza). La polizza CPI può essere detraibile dalle tasse?

La Polizza CPI non è detraibile e, dunque, sul suo premio non è possibile usufruire di detrazioni ai fini IRPEF, da comunicare in sede di dichiarazione dei redditi. Nel caso in cui la polizza multigaranzia comprenda anche delle prestazioni tipiche di una polizza vita, allora la parte di premio potrà essere detratta per il 19% della stessa, nei limiti previsti dalla legge. Come funziona?

In caso di uno degli eventi che abbiamo elencato prima, la compagnia assicurativa procede in questo modo:

  • provvede all’erogazione di un indennizzo pari al debito residuo assicurato, collegata al manifestarsi di eventi gravi e definitivi come il decesso o l’invalidità totale permanente superiore a una percentuale accertata e stabilita in contratto;

  • opera il rimborso delle rate del piano di ammortamento del debito per il periodo di disoccupazione, malattia e infortunio, fino alla concorrenza massima del numero di pagamenti stabilito in contratto.

Cosa copre?

Proseguendo con maggiore ordine, schematizziamo di seguito gli eventi coperti dalla Polizza CPI, e le prestazioni ad essi ricollegati:

  • Premorienza. Valida per tutti gli assicurati, la prestazione legata al decesso – qualunque possa esserne la causa – è l’erogazione di un capitale utile per estinguere il debito a cui si ricollega la Polizza CPI.

  • Invalidità totale e permanente. Anch’essa valida per tutti gli assicurati, la prestazione in caso di invalidità totale e permanente è equiparata a quella in caso di decesso, ovvero l’erogazione di un capitale pari al debito residuo del finanziamento collegato alla Polizza. Ricordiamo che il rischio coperto è quello dell’invalidità che derivi da infortunio o da malattia, in grado di impattare sulla capacità lavorativa generica pregiudicandola per una percentuale significativa e contrattualmente stabilita, pari di norma ad almeno il 60%.

  • Inabilità temporanea totale. Valida per i lavoratori autonomi e per i dipendenti del settore privato e pubblico, il rischio coperto è in questo caso l’inabilità determinata da infortunio o da malattia. La prestazione ricollegata a tale ipotesi è il pagamento di un predeterminato numero di rate del piano di ammortamento del finanziamento connesso alla Polizza, pari a generalmente a un massimo di 12.

  • Ricovero ospedaliero. Tale prestazione opera solo per chi non esercita alcuna attività lavorativa, e prevede un trattamento che è generalmente equiparato a quanto abbiamo già visto in occasione dell’inabilità. Pertanto, la Compagnia Assicurativa corrisponderà un pagamento pari al numero di rate indicato in contratto, fino alla concorrenza di un massimo che nella maggior parte delle ipotesi sarà pari a 12 mesi.

  • Perdita involontaria dell’impiego. Valida esclusivamente per i lavoratori dipendenti del settore privato, la garanzia sulla disoccupazione è attivabile esclusivamente se il dipendente ha perso la propria occupazione per cause a lui non dipendenti (sono dunque esclusi i licenziamenti giusta causa o le dimissioni). Il numero massimo di rate “coperte” dalla prestazione è generalmente inferiore alle altre casistiche, e pari di norma a 6 per sinistro.

La tutela assicurativa CPI migliore è quella che si adatta alle caratteristiche di ogni richiedente, quindi non esistono prodotti giusto a priori; per sapere quale è la copertura assicurativa adatta alle tue esigenze, fissa subito una consulenza.



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