E' la domanda di questo inizio 2024: il tasso variabile scenderà? Guardando l'andamento del tasso fisso, già in discesa verso la fine dell'anno scorso (leggi qui) tutti aspettano che anche il tasso variabile segua lo stesso trend. Lo strumento necessario per prospettare l’andamento dei finanziamenti variabili è la quotazione dei futures sull’Euribor. Gli ultimi dati dicono che a fine 2024 il parametro a tre mesi dovrebbe scendere di 1,5 punti rispetto al valore attuale e che nel 2025 dovrebbe risultare più basso di altri 50 centesimi. Sono previsioni che sostanzialmente si basano su una previsione, ma anche di statistiche, quindi non di ragionamenti fatti "di pancia". L’aspettativa è che la Bce cominci nei prossimi mesi a ribassare il costo del denaro.
Facciamo qualche simulazione:
Prendendo per buoni questi dati e assumendo come valore attuale dell’Euribor il 4% è possibile calcolare l’evoluzione delle rate variabili, distinguendo però tra mutui di nuova stipula e finanziamenti in corso. Cominciando dai primi, ipotizziamo due erogazioni da 200mila euro; il primo è a 20 anni parametrato al tasso Euribor trimestrale +1,2% (tasso iniziale 5,2%), il secondo è per il medesimo importo, ma dura 30 anni ed è indicizzato Euribor 3 mesi +1,4% (5,4%). Il finanziamento ventennale ha come rata di partenza 1.342 euro; tra un anno l’importo, se le previsioni ricavabili dai futures risulteranno azzeccate, scenderebbe a 1.099 euro e tra due anni a 1.029. Per avere un termine di paragone un mutuo di stesso importo e durata a tasso fisso, indicizzato Eurirs 20 anni più 1,2% oggi costa in media 1.185 euro al tasso del 3,74%. Il variabile trentennale parte con una rata di 1.123 euro, tra un anno costerebbe 876 euro e tra due la rata si ridurrebbe a 799 euro. Il fisso Eurirs 30 anni più 1,4% ha un tasso al 3,75% e rata da 926 euro.
Calcoli diversificati vanno fatti per i finanziamenti in corso. Partiamo da un mutuo da 200mila euro a 20 e 30 anni partiti sempre con indicizzazione a Euribor 3 mesi +1,2% per il ventennale e +1,4% per il trentennale a gennaio 2016. La rata iniziale per il ventennale (tasso iniziale 1%) era di 920 euro, la rata attuale di 1.356 euro, tra un anno si scenderebbe a 1.178 euro, tra due a 1.112 euro. Per il trentennale, partito all’1,2%,la rata iniziale era di 662 euro, ora si spendono 1.199 euro, che scenderebbero tra un anno a 993 euro e tra due anni a 921. Infine i mutui a 20 e 30 anni da 200mila euro li ipotizziamo partiti a inizio 2020. A 20 anni il tasso iniziale era 0,80% e la rata di partenza di 902 euro La rata attuale è di 1.498, che dovrebbero scendere a 1.272 tra un anno e a 1.189 tra due. Il trentennale è partito all’1%. La prima rata era di 643 euro, quella attuale di 1.291 euro. Tra un anno si passa a 1.056 e tra due a 973 euro.
A bocce ferme, ad oggi il tasso fisso rimane ancora la scelta più cautelativa, senza dimenticare l'alternativa sempre validissima del tasso variabile con il cap (leggi qui).
Onde evitare di perdere occasioni importanti per ottenere il miglior tasso sul mercato, affidati a me, professionista del settore, regolarmente abilitato OAM ed IVASS; saprò presentarti più soluzioni creditizie adatte alle tue esigenze.
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